Riportate alla luce due antiche città Maya

Riportate alla luce due antiche città Maya
Il Messico e principalmente la penisola dello Yucatan dal punto di vista Archeologico riserva ancora tante sorprese.
Infatti sarebbero ancora molteplici, secondo gli archeologi, le città ed i siti religiosi risalenti ai Maya che ancora si celano nel fitto della giungla.

Ivan Sprajc, del Centro di Ricerca dell’Accademia slovena delle Scienze e della Arti, insieme al suo team, ha analizzato le foto aeree di una sezione della foresta che copre la penisola dello Yucatan, esattamente dove si narrava, quasi alla stregua di una leggenda, dell’esistenza di un’antica città, battezzata Lagunita da Eric Von Euw che nel 1970 per primo la avvistò, perdendone però poi ogni traccia per più di quarant’anni.

A maggio 2014 Sprajc grazie a foto aeree, ha individuato alcuni cumuli, che avrebbero potuto nascondere le rovine di un qualche sito archeologico, e con loro sommo stupore, confrontando i disegni di Von Euw con le rovine rinvenute, hanno capito di aver riscoperto la città di Lagunita.

Seguendo lo stesso metodo di ricerca sono riusciti a riportare alla luce, anche le rovine di un’altra città, che hanno denominato Tamchen, entrambi i siti, secondo le analisi di Sprajc, dovrebbero aver raggiunto il loro massimo splendore fra il 600 ed 1.000 d.C..

Gli scavi in entrambi i siti archeologici sono ancora in corso, e dovranno protrarsi per diverso tempo, in quanto dagli studi effettuati, sembra che le parti riportate alla luce siano solo il centro delle due città.

Sprajc, sempre mediante lo studio di foto aeree, nel 2013 aveva scoperto un’altra città Maya, Chactun, situata a circa 10 Km a nord di Lagunita ed a 6 Km a nord ovest di Tamchen.

Foto: in alto nella pagina "The monster mouth facade at Lagunita" (Ivan Sprajc)
( Web Team - Messico.it - 2014-08-27 )

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